Testimonianza #9

REGIONE/PROVINCIA: Umbria

PROFESSIONE: Autotrasportatore

Sto lavorando come se non fosse niente, mi mandano a Bergamo, Milano, Lodi, Verona, Brescia, Mi diedero una mascherina 3 se non 4 settimane fa al rientro dal nord facendomi firmare il foglio per avermi fornito il dpi (dispositivo di protezione individuale), tanto per scrollarsi responsabilità e perché ditte grosse per cui carichiamo senza mascherina non ci avrebbero caricato.

Rientro a casa ogni fine settimana, se non più spesso, io vado a casa ed ho tre figlie più la mia compagna che ha avuto patologie da piccola e che quindi sarebbe a rischio. Nessuno mi controlla e sto con la paranoia di infettare anche loro, io stesso 3 settimane fa ho avuto febbre e tosse e dolore ai bronchi chiamo la mia dottoressa la quale mi dice che non dovevo assolutamente andare in ambulatorio ma chiudermi in casa che per il lavoro che faccio, e perché ero stato nelle zone rosse. Doveva avvertire obbligatoriamente la USL, quando mi chiama la USL mi dice che non potevano fare il tampone a tutti quelli che chiamavano perché dovevano tenere bassi i casi. Gli ho detto che eravamo in 5 a casa e mi ha detto “ci sentiamo fra una settimana, se peggiora”.

Ci hanno chiuso gli autogrill una settimana e non potevamo ne pisciare ne cagare. Adesso li hanno riaperti ma non fanno da mangiare.

Siamo, tra virgolette, costretti a dichiarare con quella cazzo di autocertificazione, che non serve a un cazzo, il falso perché se dichiari che stato nelle zone rosse non ti fanno entrare e non ti caricano, e detto tra noi quale camionista non c’è stato?

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